Tuesday, July 31, 2007

Tobago

31-Jul-07 TOBAGO
Prendo quindi il traghetto per Tobago, leggendo un libro su El Dorado prestatomi da Phillys. Era infatti da Trinidad che partivano le spedizioni alla ricerca della mitica città dorata attraverso il delta dell’Orinoco, in Venezuela.
Sceso dal traghetto, mi aspetta Adrian con un programma turistico senza sosta: prendo un taxi per l’appartamento che mi aveva trovato lui, bello ed economico, lascio i bagagli e subito salgo su una barca con il fondo di vetro per andare a vedere la barriera corallina. Lí passiamo un paio d’ore, facendo il bagno e snorkelling tra i coralli e i pesci tropicali, finché la quotidiana pioggia del pomeriggio ci fa visita, e torniamo quindi sulla terraferma. Mangio quindi una tipica “Roti”, una specie di burrito ripieno di verdure con curry di origine indiana, e vado a Pigeons Point, una delle spiagge più belle dell’isola, trasformato in un luogo esclusivo dove si paga un piccolo biglietto d’ingresso. La spiaggia ha ricevuto parecchie critiche, molti dicono che l’accesso, avendo posto una tariffa, viene impedito alla gente del posto. Si dice anche che le guardie abbiano sparato ad un pescatore che ha cercato di entrare senza pagare... in effetti dentro la spiaggia si vedono solo turisti bianchi.
Ecco alcune foto:Tobago
Tobago, Pigeons Point
Durante la sera mi incontro nuovamente con l’instancabile Adrian ed andiamo in discoteca: i rastafari locali si contendono le ragazze bianche come squali affamati, e guai ad avvicinare una ragazza nera: arrivano a minacciarti di morte! A Tobago decido quindi, dopo un paio di brutte esperienze, di mettermi l’anima in pace ed aspettare di tornare in Venezuela per provarci con le ragazze.

Monday, July 30, 2007

Pitch Lake e Vessigny Beach

30-Jul-07 PITCH LAKE E VESSIGNY BEACH
Una cosa molto interessante di Trinidad é stato il Pitch Lake, il lago di catrame più grande del mondo. Oltre che per i turisti, il lago viene usato per estrarre il catrame e preparare asfalto. La gente del luogo é piuttosto orgogliosa del fatto che alcune strade e piazze famose nel mondo hanno il pavimento fatto con il catrame locale...
Sembra un grande parcheggio, ma nella stagione delle piogge il peso dell’acqua forma delle pozze e dei canali, dove si può anche fare il bagno. L’acqua é ricca di zolfo ed altri minerali, dicono che fa bene alla pelle... ma io non mi sono fidato molto : - ) La superficie é piuttosto molle ma si può camminare tranquillamente. Solo in alcuni punti, chiamati la madre del lago, é meglio evitare in quanto é la parte dove il lago si rigenera, e si può sprofondare oltre a rimanere completamente invischiati in un liquido nero e denso che non si toglierà mai piú dai vestiti.
Nella foto, la guida locale infila un palo nella madre del lago, per mostrarne la consistenza molliccia:
Pitch Lake, Trinidad & Tobago
Dal lago di catrame vengono fuori le cose piú strane, alberi fossili ed ossa di animali preistorici, e si dice che un intero villaggio sia sprofondato lí dentro. Un altro dato incredibile é quello che sembra che il Pitch Lake di Trinidad sia collegato sotterraneamente con un lago simile vicino a Maracaibo, in Venezuela, centinaia di chilometri ad ovest.
Passo il resto della giornata nella vicina Vessigny beach, una bella spiaggia ma con un po’ di catrame nell’acqua, dovuto forse alla vicinanza con il Pitch Lake o forse per colpa delle numerose stazioni di estrazione di petrolio che costellano la parte sud dell’isola.

Wednesday, July 18, 2007

Traversata per Trinidad

18-Jul-07 ATTESA PER IL FERRY
Il 18 di luglio è il mio compleanno e non avrei mai immaginato di poter passarlo in una maniera peggiore di quella che mi è capitata a Guiria.
All’orario previsto per l’imbarco per Trinidad e Tobago mi presento al porto insieme ad altri viaggiatori, e dopo un po' ci dicono di aspettare qualche minuto, perché c'è stato un piccolo problema.
Purtroppo, l’impresa Pier One aveva fatto un piccolo overbooking e 43 passeggeri dovevano rimanere a terra per far posto ad una scolaresca che si era aggiunta all’ultimo momento. Gli incaricati, ci dicono che se vogliamo possiamo avere indietro i soldi o, in alternativa, aspettare una settimana per prendere il traghetto del mercoledì seguente. Nonostante le nostre proteste, non c'è stata maniera di ottenere un’altra imbarcazione per poter viaggiare lo stesso, così 14 viaggiatori ci mettiamo d’accordo con un pescatore per poter attraversare la Bocca del Drago, come é chiamato lo stretto di mare che separa Trinidad dal continente, a bordo della sua piccola lancia. Il pescatore si dimostra abbastanza hijo de puta da chiedere 700 dollari per la traversata... ricordiamo che la benzina in Venezuela é praticamente gratis e che la traversata dura 3 ore e mezza.
Comunque non c'è alternativa, così dopo aver svolto le pratiche burocratiche (timbrare i passaporti e mandare al porto trinitario la lista dei passeggeri) ci accomodiamo per dormire per terra in casa di una signora che avrebbe viaggiato con noi. Mangiamo un paio di arepas, prendiamo sonno e giá alle 4 e mezza ci svegliamo per poter essere al porto alle 6 del mattino.
Alle 6 del mattino il mare era purtroppo abbastanza agitato, così il pescatore ci fa aspettare fino alle 8 per decidere di partire ugualmente. L’attesa è stata non solo inutile ma dannosa, infatti verso le 9 non solo il mare rimane grosso, ma inizia anche a piovere.
Continuiamo così il viaggio, in una barchetta stracarica, seduti sui bagagli, zuppi, dondolando a destra e a sinistra e sopra e sotto. La maggior parte dei passeggeri inizia a vomitare, ma io trovo il tutto divertente, soprattutto vedendo il terrore negli occhi di Oscar, un venezuelano che non sa nuotare :-)
Ecco una foto della traversata:Traversata in bagnarola...(Venezuela-T&T)
Arriviamo cosí a Port of Spain, dove ci fanno attendere 2 ore in una sala con aria condizionata, bagnati come pulcini. Un negrone di due metri per 180 chili, grondante di sudore, ci fa capire che gli abbiamo interrotto il pranzo e con qualche attesa ci mette finalmente il timbro sul passaporto, un bel timbro grande e rotondo.
Con un ragazzo di Guadaloupe, un parigino e un venezuelano divido una stanza nell’hotel Kopper Kettle, un hotel che fuori stagione non deve aver mai visto un turista a parte noi.
A Port of Spain mi sarei dovuto incontrare con Phyllis, una signora trinitaria di Couchsurfing, ma a causa dei disguidi avuti non ho potuto incontrarla subito. Dopo due giorni con i miei nuovi amici in hotel, mi trasferisco a casa sua. Con lei e una sua amica facciamo una prima visita all’isola.
Una delle cose più pittoresche visitate é stata la Bamboo Cathedral (Cattedrale di Bambù), una foresta di bambù enorme che quando la si attraversa sembra quasi la navata di una cattedrale:Bamboo Catedral (Trinidad & Tobago)
Conosco quindi Melanie, una ragazza di Martinique, una colonia francese nei Caraibi. Con lei e i suoi amici ho passato diverso tempo a Trinidad. In una delle escursioni siamo andati a Toco, una bella spiaggia circondata da scogliere a nord dell’isola.
Trinidad & Tobago
Lí faccio amicizia anche con Khafi, una ragazza molto simpatica che mi invita a casa sua, nella città di San Fernando, e si offre anche di farmi i cornrow crops, un tipo di treccine molto comuni nella cultura negra.
Ecco una foto di Khafi:Khafi, Trinidad & TobagoEd una mia con le treccine in testa:Trinidad and tobago hairstyle!Il problema di questo tipo di treccine é che lasciano scoperto il cuoio capelluto e, dopo un paio di giorni in spiaggia, ho la testa completamente rossa!!!
Tra le varie spiagge di Trinidad, mi é piaciuta parecchio quella di Maracas Bay:
Maracas Bay, Trinidad & TobagoUna cosa molto comune in questa parte del mondo é la pioggia. Nei Caraibi nella stagione delle piogge sono comuni gli uragani, ma Trinidad e Tobago ne sono fuori dal raggio di azione. Però piove puntualmente tutti i pomeriggi, e sono piogge torrenziali!
Nonostante ciò, il tempo passa piacevolmente, e oltre alle spiagge, ho modo di fare cose al coperto, come andare in discoteca con Oscar, al cinema con Phillys, primeggiare in un torneo di Hockey da tavolo, bere del té con degli anziani reduci dell’esercito dell’impero britannico e fare una cena internazionale con altri viaggiatori, dove ognuno preparava qualcosa del suo paese. Melanie ha preparato delle crepes, una ragazza messicana tacos con guacamole, Phyllis un riso con curry tipico di Trinidad ed io un fantastico piatto di gnocchi casarecci! YUM!
Con Melanie ed altri amici facciamo anche un’escursione alle cascate di Maracas:
Maracas Falls, Trinidad & TobagoLí conosco Adrian, un trinitario che lavora a Tobago, che ci fa provare il frutto del cacao. Si arrampica su una pianta per raccoglierne un paio di frutti gialli e viene assalito dalle formiche! Riesce pero’ ad agguantarne alcuni e posso esaminarne uno. É un frutto grande, giallo e duro, con una cavità all’interno. Contiene dei semi neri, che si fanno essiccare e che poi costituiscono la base del cioccolato. I semi sono ricoperti da una cremina bianca molto dolce e che non sa per nulla di cioccolato: i locali succhiano la cremina e sputano il seme.
Ecco una foto del frutto:Frutto del Cacao

Tuesday, July 17, 2007

Guiria

17-Jul-07 – GUIRIA
Dopo un paio di giorni a Santa Fe mi dirigo a Guiria, un porto all’estremo oriente del Venezuela. Arrivo con la speranza di poter prendere il traghetto per Trinidad & Tobago, che parte ogni mercoledì con destinazione Chaguaramas, ed é l’unica alternativa all’aereo.
Il biglietto é parecchio caro dato che non c'è concorrenza, circa 530 mila bolívares o se si paga in dollari più o meno 150, andata e ritorno. Compro il mio biglietto e mi dicono che sono fortunato perché ne rimanevano pochissimi!
Quindi mi metto a cercare un alloggio, contento ed ignaro del quello che sarebbe successo il giorno dopo...
Dormo in casa di una signora che affitta le camere extra per tre euro, in una stanza vecchia e afosa e con un bagno senza doccia, dividendo la casa con dei tizi che si dedicavano a vendere occhiali da sole e cd come ambulanti, che mi chiamavano “gringo”. Simpatici pero’, mi fanno diverse domande e rimangono abbastanza sbalorditi del mio viaggio! E sì che quando parlo con i locali diminuisco sempre la durata e la portata dell’itinerario!

Sunday, July 15, 2007

Santa Fe

15-Jul-07 - SANTA FE
Da Puerto La Cruz mi sposto a Santa Fe, un paesino di pescatori che si trova nel parco nazionale Mochima.
Il paese é brutto e abbastanza pericoloso, ma la spiaggia é un’isola felice: tutti gli alberghi e le posadas si trovano direttamente sulla spiaggia e per raggiungere il proprio alloggio é necessario passare sulla sabbia in mezzo ai bagnanti, e il consorzio degli albergatori di Santa Fe mantiene la spiaggia pulita, in ordine e sicura.
Dalla spiaggia partono diverse imbarcazioni al giorno per le varie isole del parco. A Santa Fe sono stato due volte, una a Luglio ed una ad agosto, al ritorno da Trinidad e Tobago. Durante il primo soggiorno, ho approfittato per visitare un luogo chiamato La Piscina, un tratto di mare compreso tra due isolotti con sabbia bianca, coralli, palme, pesci e tutto ciò che si può chiedere al Mar dei Caraibi, comprese l’acqua cristallina e tiepida. Si puó raggiungere a nuoto la parte opposta dello stretto, io ci ho messo circa mezz’ora, facendo snorkelling tra i coralli.
Ecco una foto della Piscina:La piscina, Parque Nacional Mochima, Venezuela

e una dell’isola, con una spiaggia stupenda dove rilassarsi seduto in acqua con i pesci che ti nuotano attorno:La piscina, Parque Nacional Mochima, Venezuela

Friday, July 13, 2007

Puerto La Cruz

13-Jul-07 - PUERTO LA CRUZ
Con l’arrivo a Puerto La Cruz, finalmente inizio a vedere belle spiagge e ad assaporare la vera essenza del Mar dei Caraibi: spiagge bianche, coralli, pesci, acqua calda e trasparente, poche onde, palme da cocco.
La città di Puerto La Cruz non é molto bella, ma ha un bel lungomare e una buona vita notturna.
Da lì si possono prendere delle piccole imbarcazioni per andare a visitare qualcuna delle moltissime isole del Parque Nacional Mochima, un parco marino eccezionalmente bello!
Visito l’Isola del Faro, un’isola bella con un male splendido con acqua cristallina ma forse un po’ affollata:Isla del Faro, Venezuela
Isla del Faro, Venezuela
Ecco una mia foto con mare, cactus e avvoltoiIsla del Faro, Venezuela

Monday, July 9, 2007

Caracas

9-Jul-07 - CARACAS
Dopo due settimane passate a Barquisimeto, prendo un autobus scassato (pioveva anche dentro) e raggiungo nuovamente la capitale. Di nuovo mi fermo a casa di Alexandra, che però sta affrontando un periodo di esami all’università e non ha molto tempo per accompagnarmi a fare il turista per la città... passo quindi questi cinque giorni in parte da solo, in parte con Jill, la ragazza canadese conosciuta a Mérida con la quale ero andato in Colombia (e che mi verrà poi a visitare a Montevideo), che stava vivendo già da sei mesi a Caracas. Con lei vado a visitare il museo di arte contemporaneo, il museo di belle arti e andiamo a passare un pomeriggio all’Alianza Francesa, dove lei ha un’amica.
Andiamo anche a fare una visita ad Alexandra all’Universidad Central, che considerata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Jill fa gli occhi dolci al guardiano e ci fanno entrare anche nella parte chiusa dell’aula magna, la sala con la migliore acustica del paese e dove tanti politici hanno fatto i loro discorsi, primo su tutti Fidel Castro, che si é esibito in un discorso di nove ore!
Visito anche il teatro Teresa Carreño, dedicato alla piú famosa pianista del paese, e vedo le prove della Boheme.
Il 10 di luglio c'è Brasile-Uruguay e non posso perdermi la partita della mia seconda nazionale di calcio! Vado quindi al Centro Uruguayo e vedo la partita con gli uruguaiani della città... purtroppo l’Uruguay perde ai rigori, ma ha giocato molto meglio del Brasile.

Thursday, July 5, 2007

Copa America 2007 Venezuela

5-Jul-07 COPA AMERICA
Con i ragazzi della comitiva di Barquisimeto andiamo a vedere altre tre partite della Coppa America, Argentina Paraguay, Usa Colombia e Argentina Perú.
Le partite dell’Argentina hanno dato parecchia soddisfazione! Quasi tutti i Venezuelani tifavano per loro, dato che avevano mandato tutti i loro campioni, a differenza del Brasile che aveva mandato una squadra B, senza Ronaldo, Ronaldinho, Kaká, Dida, etc.
Secondo, quando l’Argentina entra in campo, si usa lanciare coriandoli e pezzetti di carta, così che abbiamo passato le serate precedenti alle partite in compagnia, bevendo una birra e ritagliando giornali e vecchie riviste da lanciare nello stadio!
Terzo, le partite che ho visto hanno offerto spettacolo!!! Messi é un fenomeno e lo ha dimostrato in campo.
Queste sono due amiche molto carine con cui sono andato allo stadio:Copa America 2007, Venezuela
Ecco lo stadio da fuori:
Stadio di Barquisimeto, Coppa America 2007, Venezuela

Una immagine del campo di gioco, bellissimo e simile all’Old Trafford!

Argentina - Paraguay, Stadio di Barquisimeto, Venezuela 2007